Abbiamo incontrato per un’intervista la Dott.ssa Roberta Ottaviani responsabile delle attività di comunicazione e relazioni esterne per la Direzione interregionale Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta dell’Agenzia delle Dogane.
Di cosa si occupa una dogana oggi?
Storicamente la Dogana si è occupata di riscuotere i dazi e anche oggi la Dogana è un’agenzia fiscale il cui compito principale riguarda il controllo tributario: riscossione delle accise, dei dazi doganali e dell’IVA sulla merce in entrata sul territorio dell’UE. Oltre a questo, ci occupiamo di tutela del cittadino e della salute, così come di combattere vari reati come il contrabbando e il traffico di merci illegali o contraffate. In diversi casi, tali attività vengono svolte con la collaborazione di altre amministrazioni come la Guardia di Finanza, Carabinieri, Polizia ecc.
I controlli sono una parte importante del vostro lavoro. Come li eseguite?
Tutte le dichiarazioni doganali sono gestite dal sistema informatico dell’Agenzia (A.I.D.A.) nel quale è integrato il Circuito Doganale di Controllo, che in relazione ai profili di rischio eventualmente associati a uno o più elementi della dichiarazione (origine, provenienza, tipologia della merce… ecc.) seleziona le operazioni da sottoporre a un controllo (documentale, fisico o scanner con l’esame del container tramite apparecchiature a raggi-x).
La definizione dei profili di rischio si basa su una costante attività di intelligence svolta a livello centrale e territoriale attraverso l’analisi dei flussi e la consultazione di numerose banche dati nazionali e comunitarie.
Un costante processo di valutazione/correzione dei profili di rischio in relazione ai risultati dei controlli effettuati (l’esito di ogni controllo è registrato a sistema) consente un continuo miglioramento in termini di efficacia.
Ci parli del nuovo Fascicolo Elettronico?
Il primo maggio di quest’anno è entrato in vigore il nuovo “Codice Doganale dell’Unione Europea” e simultaneamente l’Agenzia delle Dogane ha adottato il “Fascicolo Elettronico” che consente agli operatori di non doversi più recare presso la dogana per i controlli documentali delle operazioni di import/export. I documenti necessari possono essere, infatti, scansionati e trasmessi alla dogana telematicamente. Solo in caso di dubbio sull’autenticità del documento l’operatore dovrà consegnarlo in originale alla dogana.
Siamo riusciti ad attivare subito una semplificazione prevista dal nuovo codice, grazie allo sviluppo del sistema informatico doganale avvenuto in questi ultimi anni. Abbiamo anticipato molte altre amministrazioni europee che solo oggi hanno avviato il processo di digitalizzazione. Siamo al passo con i tempi.
Come valuta la collaborazione con VTE?
E’ una collaborazione consolidata nel tempo. A VTE riusciamo a fare anche due turni di verifica giornalieri e questo è un ottimo risultato. La sezione di Voltri è quella che ha il maggior numero di bollette e di conseguenze controlli e visite. Oggi dobbiamo rispettare tempi sempre più stretti anche per la verifica delle merci. Con VTE l’attività è sinergica e questo ci permette di essere molto competitivi sui tempi.
Qual è la vostra sfida principale?
La sfida principale consiste nel limitare il numero dei controlli massimizzandone l’efficacia. Siamo consapevoli che ogni controllo comporta l’aumento di tempi e costi per le imprese, ma allo stesso tempo costituisce una difesa del mercato e dei consumatori nei confronti delle merci contraffatte, di quelle non sicure e degli operatori scorretti che attuano una concorrenza sleale.
Su cosa state lavorando?
La novità principale riguarda l’implementazione dello Sportello unico doganale e dei controlli, istituito dall’art. 20 della riforma della portualità – legge n. 169 del 2016.
Grazie ad esso, sarà possibile un efficace coordinamento delle numerose amministrazioni competenti per il rilascio dei nulla osta e per l’esecuzione dei controlli. Attraverso l’interoperabilità tra i sistemi informativi delle amministrazioni coinvolte sarà unificata l’analisi dei rischi per la selezione delle operazioni da sottoporre a controllo e per lo svolgimento dello stesso (al controllo unificato partecipano i funzionari di tutte le amministrazioni coinvolte).
Inoltre, stiamo lavorando su nuove sperimentazioni come il “Pre-Clearing”, lo sdoganamento in mare. Si tratta di un’innovazione importante perché permette agli operatori di trasmettere le dichiarazioni di importazione quando le merci sono ancora in viaggio. Ciò consente alla dogana e agli altri enti interessati di anticipare l’analisi dei rischi, consentendo uno svincolo immediato delle merci per le quali non è richiesto alcun controllo successivo, aumentando quindi la recettività delle banchine portuali.