Abbiamo incontrato Alberto Casali, Head of Human Resources di PSA Voltri-Pra per discutere della strategia aziendale in termini di risorse umane e sicurezza.
Quanti dipendenti ha il terminal?
Il terminal ha 670 dipendenti. Il personale dedicato alla movimentazione dei contenitori è di circa 350 persone che lavorano su turni di sei ore, sette giorni su sette, 24 ore al giorno.
Che tipo di lavoro svolgono?
Dal momento dell’assunzione gli operatori seguono un percorso di formazione che prevede quattro fasi di carriera che possono portare a diventare gruista di banchina.
Le fasi sono le seguenti:
1. Rallista (trattorista) / operatore di rizzaggio/derizzaggio
2. Operatore Reach Stacker/ Checker
3. Operatore RTG/RMG
4. Gruista di banchina
Che cosa serve per diventare gruista di banchina?
Il gruista di banchina deve avere una serie di caratteristiche particolari. Si lavora a un’altezza che oggi è di 40 metri e che con le nuove gru sarà di 53 metri, quindi, non bisogna soffrire di vertigini. Poi servono auto controllo, freddezza e, ovviamente, tanta formazione tecnica. Si movimentano contenitori che possono pesare fino a 45 tonnellate e, se non si presta la massima attenzione, si possono provocare incidenti molto gravi.
Cosa vi aspetta con le nuove gru?
Ci sarà un impatto molto forte sul personale gruista e su quello della manutenzione perché arrivano delle macchine che sono completamente nuove.
Stiamo puntando molto sulla formazione. I 120 gruisti di banchina si prepareranno su un simulatore che riproduce la cabina di pilotaggio delle nuove gru, mentre per i manutentori è prevista una formazione specifica seguita dall’azienda costruttrice, la ZPMC.
Qual è il vostro impegno per migliorare la sicurezza del terminal?
Negli ultimi quindici anni sono stati fatti degli importanti passi avanti. Abbiamo ridotto drasticamente il numero degli infortuni sul lavoro.
L’indicatore che si usa in questi casi, LTIF (Lost Time Injury Frequency), calcola il numero di eventi infortunistici su un milione di ore uomo lavorate. Nel 2009 eravamo a 146 eventi per milione di ore lavorate. Anno dopo anno, siamo riusciti a ridurre il numero di questi eventi dell’86%. Il nostro indice LTIF è oggi sette. Consideriamo che nei primi mesi di quest’anno siamo riusciti a ridurre ulteriormente il numero di infortuni di un ulteriore 72% (rispetto al 2015).
Il nostro focus principale è rivolto a influenzare positivamente il comportamento umano, perché quasi tutti gli infortuni sono dovuti a distrazioni come scivolamenti o un piede in fallo su una scala.
Questa è la ragione per cui organizziamo una serie di iniziative “heart&mind” che coinvolgono in prima persona i nostri dipendenti sull’importanza della sicurezza come il “Safety Day”, “Le sessioni Take 5”, i concorsi “Innovazione nella sicurezza” e “Miglior slogan per la sicurezza”.
Come si favoriscono i comportamenti sicuri?
Innanzitutto parlando con le persone ogni giorno sull’importanza della sicurezza. La sicurezza è ovunque. Abbiamo istallato più di 100 cartelli in tutto il porto che ricordano di seguire le norme basiche sulla sicurezza in ogni momento.
Una pratica che abbiamo cominciato ad adottare in questo periodo è lo standard elaborato dal gruppo PSA denominato “Take 5”. Si tratta di un vademecum rapidissimo su come affrontare situazioni di pericolo che si possono verificare ogni giorno.