Oggi incontriamo Lara Tropia di Assagenti (Associazione agenti raccomandatari mediatori marittimi agenti aerei), un’associazione che con i suoi 120 associati è la più grande realtà italiana.
Ci racconta il suo percorso formativo?
Nasco come giornalista. Dopo Scienze Politiche all’Università ho iniziato a scrivere per una rivista economica locale, dove mi sono specializzata nel trasporto marittimo. Il mio primo articolo s’intitolava Storia di VTE. Ora in Assagenti mi occupo di pubbliche relazioni, ufficio stampa e segreterie generali.
Che cosa fa un agente marittimo?
L’agente marittimo è sempre stato il contatto tra il territorio e la nave. Lavora al Porto di Genova in rappresentanza dell’armatore straniero. In Italia esiste una legge che ne tutela la figura. Tutti gli armatori stranieri che scalano i porti nazionali sono obbligati ad avere un rappresentante locale. L’agente serve anche come garanzia verso tutti i fornitori dei servizi tecnico nautici, perché è colui che coinvolge le varie figure richieste.
Con l’avvento del container le agenzie marittime si sono sempre più specializzate e sono entrate a far parte della filiera logistica a tutti gli effetti. Oltre alla gestione delle pratiche per conto dell’armatore, si occupano del booking del contenitore dalla fabbrica di partenza fino a destinazione e svolgono molte altre operazioni di supporto.
L’agente marittimo crea i traffici. Cerca l’armatore e promuove Genova come una possibile destinazione. In fin dei conti, è un creatore di ricchezza per il territorio.
Come vede il 2017?
Il 2017 sarà un anno molto importante per noi e per l’intero settore. E’ un momento di trasformazione. Tante compagnie di linea si stanno unendo con una serie di processi di fusione e acquisizione.
Noi andremo a fare un’azione importante nei confronti dei mercati della Svizzera e del Sud della Germania. Seguiremo con interesse lo sviluppo della situazione geopolitica italiana e internazionale, con particolare attenzione alle decisioni della presidenza USA.
Continueremo a lavorare con la Cina per lo sviluppo della New Silk Road, l’importante rotta Europa- Far East.
Quali sono i principali vantaggi competitivi di Genova che promuoverete?
Innanzitutto, Genova è uno dei porti più grandi del Mediterraneo con strutture materiali e immateriali all’avanguardia.
E’ un porto votato da sempre all’innovazione. Siamo stati i primi in Italia a introdurre, già nel 2008, un Port Community System per la smaterializzazione dei documenti e la velocizzazione delle pratiche.
C’è poi da rilevare la riforma della governance portuale che sta per andare a compimento. Questa introdurrà innovazioni come lo sportello unico che ci permetteranno di semplificare le procedure e avere così una burocrazia più snella ed efficiente.
Abbiamo una forte imprenditoria locale. Persone capaci e competenti. Facciamo questo mestiere da anni. Sappiamo come gestire la merce.
Infine, la posizione di Genova è strategica ora più che mai con l’apertura di infrastrutture come il Gottardo e il Terzo Valico. Da Genova si raggiungono mercati europei ad alto tasso di industrializzazione.
E l’industria italiana?
Dobbiamo lavorare insieme. L’industria italiana ha bisogno di una logistica italiana forte per essere competitiva sui mercati mondiali.
La Shipbrokers and Shipagents Dinner è il vostro evento principale.
La Shipbrokers and Shipagents Dinner è una nostra iniziativa partita quattordici anni fa per riunire a Genova il mondo dello shipping. L’ultima cena ha coinvolto 3200 persone di 1600 aziende di tutto il mondo. Una grande opportunità di business per noi e un notevole indotto per il territorio.