Provate a immaginare la vita quotidiana di un Terminal. Decine di migliaia di contenitori sono appena arrivate da Estremo Oriente, Africa e tutti i più remoti angoli del mondo. Ora bisogna smistarli su TIR e treni per farli andare nella destinazione finale. Nello stesso tempo, altre decine di migliaia di contenitori arrivano da terra e sono in attesa di essere imbarcati su una nuova nave. Come se non bastasse, centinaia di questi contengono merci deperibili o pericolose e devono essere gestite con un protocollo speciale.
Come si riesce a tenere tutto sotto controllo? A far sì che quell’esatto contenitore finisca nel posto giusto, in tempo e rispettando tutte le regole di sicurezza?
Basterebbe poco a scatenare il caos, ma per fortuna ci sono loro a tenere tutto in ordine: gli uomini della Sala Controllo.
La Sala Controllo è divisa in tre dipartimenti principali: Ship Planning, Yard Planning e Berth & Resource Allocation. Ciascun dipartimento è responsabile di un aspetto specifico della vita del Terminal.
La divisione di Ship Planning ha il compito di trovare l’equilibrio tra le esigenze di produttività del terminal e i piani di carico delle navi, i quali devono rispettare dei rigidi vincoli di stabilità e sicurezza.
Lo ship planner pianifica il piano di carico della nave e le sequenze di imbarco. In pratica, stabilisce dove stivare i singoli contenitori e in che ordine. Lo fa in accordo con l’armatore e il primo ufficiale, cui spetta l’approvazione finale. Inoltre, suggerisce il numero di “mani”, ossia le gru che lavoreranno le navi.
Il piano di carico riveste una funzione fondamentale. Deve prima di tutto garantire la sicurezza della navigazione attraverso una disposizione equilibrata dei pesi a bordo. Inoltre, deve essere organizzato in modo razionale per permettere uno scarico ottimale una volta giunti allo scalo successivo.
L’entrata in funzione delle quattro nuove gru di banchina ha rivoluzionato il lavoro dei nostri planner. In precedenza, l’altezza delle gru rappresentava un limite e occorreva che i contenitori in arrivo a VTE fossero posizionati entro un certo livello. Ora questo limite non esiste più, né per l’export né per l’import. L’altezza di lavorazione delle nuove gru (53 metri sopra il livello del mare) permette di operare tutte le navi oggi esistenti senza alcun tipo di vincolo. I nostri planner ringraziano.
Il segreto per una buona resa a bordo nave (vale a dire il numero di contenitori lavorati per ora) è il piazzale. Ed è qui che interviene il dipartimento di Yard Planning. Sono loro a occuparsi dell’organizzazione nel piazzale dei contenitori destinati all’imbarco.
Prima dell’arrivo di una nave, gli uomini dello Yard Planning organizzano l’area del piazzale dove stoccare i contenitori in partenza. Si creano dei gruppi omogenei per porto di destinazione, classi di peso e tipologia di contenitore (standard, reefer, fuori sagoma o contenente merci pericolose). L’obiettivo è fare in modo che di pianificare delle sequenze di imbarco razionali e ottimizzare i tempi. In questo modo, i mezzi di piazzale (Cavalieri, stacker e ralle) caricano i contenitori uno dietro l’altro nella giusta sequenza di imbarco e si evitano i cosiddetti “scarti”, cioè le movimentazioni di contenitori fatte soltanto per andare a trovare il contenitore giusto.
Ora che il piano di carico è pronto e i contenitori export sono organizzati nella giusta sequenza d’imbarco, non resta che decidere l’area di banchina dove ormeggiare la nave e convocare il personale necessario per le lavorazioni. Questo è l’ambito di lavoro del terzo dipartimento della Sala Controllo, Berth & Resource Allocation.
La Berth & Resource Allocation stabilisce dove ormeggiare la nave in base a diversi parametri come la dimensione del vascello, l’orario di arrivo, la disponibilità della banchina, ecc. Infine, comunica a piloti, ormeggiatori, guardia fuochi e al personale del terminal interessato le bitte che saranno usate per l’ormeggio.
Un’altra funzione del dipartimento è di organizzare i turni di lavoro e convocare i gruisti, rallisti, stackeristi e tutto il personale necessario alle operazioni di sbarco e imbarco. Quando la mole di lavoro portuale supera le possibilità del personale interno VTE, si fa ricorso a un partner esterno, la Compagnia Unica Lavoratori Merci Varie Paride Battini; un’organizzazione che riunisce i lavoratori portuali temporanei, che risale addirittura all’epoca medievale.
Questa è solo una panoramica delle principali funzioni svolte dalla Sala Controllo di Psa Voltri-Pra. Tra le attività svolte, ce ne sono tantissime altre che sono fondamentali per il Terminal e, più in generale, per il corretto funzionamento del sistema commerciale basato sui contenitori. Sì, controllo e organizzazione sono le parole d’ordine dell’economia globale.